lunedì 16 giugno 2014

CAMINO TORRES: VENEZIA - SALAMANCA (prologo)

PROLOGO


Che cosa c’è di meglio nel rappresentare in sintesi la nostra vita se non un cammino, un viaggio? La vita è un cammino e ogni cammino sintetizza una vita intera. Parafrasando il poeta Antonio Machado che scriveva: “Non c’è via, la via si fa con l’andare”, potremo dire che “non c’è vita, perché la vita si fa con l’andare”.

Ritorno a Santiago, stavolta solo con Fabrizio, amico sincero e buono, gran camminatore. Lo facciamo insieme in un anno particolare, segnato da tanti eventi, alcuni oramai compiuti, altri ancora in divenire, cercando attraverso il cammino un altro approccio che allarghi lo sguardo a ciò che sembra imporsi ad un occhio superficiale.

Non torniamo a Santiago per la stessa strada degli altri anni. Quest’anno è un cammino nuovo, sconosciuto ai più. Lo scopriamo su internet. Si chiama “Camino Torres”. Deve il suo nome a Diego De Torres Villarroel, cattedratico di matematica dell’Università di Salamanca, il quale in un suo libro del 1737 parla della “Peregrinación al Glorioso Apóstol Santiago de Galicia” e racconta del suo pellegrinaggio attraverso i cammini antichi della Cañada Real de Extremadura, della Vía Romana XIX (strada romana voluta dall’Imperatore Antonino) e del Camino Portugués fino a Santiago de Compostela.
Poi concretamente il "camino Torres" è lungo quasi 600 km., con una serie di dislivelli pari a 10.000 m. complessivi.

C’è però un’altra figura che durante il cammino scopriamo essere passata per queste stesse strade esattamente 800 fa. È San Francesco d’Assisi. Secondo il libro dei “Fioretti” Francesco nel 1214 sarebbe stato pellegrino sulla tomba dell’Apostolo Giacomo e da qui è probabile abbia raggiunto Lisbona forse mosso dal desiderio missionario di annunciare il Vangelo in Marocco. 
Non abbiamo conferme storiografiche del suo pellegrinaggio. È certo che in più città (Salamanca, Ciudad Rodrigo, Almeida, Trancoso, Lamego, Amarante, Guimarães, Braga, Tui) abbiamo trovato segni di devozione al poverello di Assisi, come a dire che a testimoniarne l’effettivo passaggio è proprio il segno lasciato nel cuore dei credenti e nelle opere degli artisti.


È importante sapere sulle orme di chi si sta camminando. E in questo senso, tornando ai nostri due compagni di cammino, dobbiamo riconoscere il valore storico-culturale di questo itinerario, soprattutto per le città bellissime che unisce, alcune elette a patrimonio dell'umanità, ma anche per la sua pregnanza spirituale e di fede legata alla presenza di santi come Francesco e lo stesso Giacomo Apostolo. Se ufficialmente si chiama “Camino Torres”, potrebbe anche definirsi la “via compostelliana di S. Francesco di Assisi”.



Per ora non esiste una guida in italiano. C’è solo il sito ufficiale, con una descrizione precisa ma sintetica, una serie di foto significative, le mappe difficili da stampare e la preziosa traccia per il GPS. Quindi, senza nulla togliere al sito ufficiale, le note e le foto inserite in questo blog, vogliono essere un po’ guida e un po’ diario di un’esperienza intensa che merita essere conosciuta, perché anche questo cammino venga inserito nei percorsi ufficiali della tradizione compostelliana e possa arricchirsi di un maggior numero di albergue e punti di appoggio per pellegrini, soprattutto nella parte che precede l’ingresso nel cammino portoghese.



E così arriviamo comodamente in aereo e autobus da Venezia a Salamanca via Madrid, concedendoci qualche ora per una visita alle sue bellezze e più precisamente alle due sue Cattedrali (la vecchia e la nuova), al suo centro e al Ponte Romano. Non siamo in grado di dire nulla sull'albergue dei pellegrini perché ripariamo per la notte dai confratelli cappuccini, custodi dei resti della primitiva chiesa francescana e testimoni che la presenza di S. Francesco è ancora viva.
Si parte da qui: la cattedrale "nuova" dedicata a Santa Maria dell'assedio.
Il maestoso frontespizio d'ingresso della Cattedrale.
Le guglie esterne della Cattedrale di stile gotico.
La maestosa navata centrale in puro stile gotico.
Le campate a sostegno della cupola.
Le vele del soffitto.
Un'antica statua di Santiago Apostolo.
L'altare di S. Giuseppe.
Uno dei due organi della Cattedrale.
Il coro ligneo.
Il Palazzo Municipale
Per le vie del centro di Salamanca
La grande "Plaza Major"
Il palazzo della biblioteca universitaria...
… con le numerose conchiglie a testimonianza del cammino.
Verso la Cattedrale
Il suggestivo Ponte Romano attraverso il quale inizia il cammino.
La Cattedrale dal Ponte Romano.

Un ultima foto a conclusione della nostra visita a Salamanca.

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